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Si differenzia dalla dispepsia ulcerosa proprio perché quest'ultima presenta ulcere dimostrabili mentre la prima è spessissimo dovuta a fattori psicologici senza un riscontro anatomo-patologico. La diagnosi differenziale di certezza si avvale dell'endoscopia digestiva.
La presenza di Helycobacter pilori non è sempre correlato alla gravità della sintomatologia e soprattutto una corretta terapia omeopatica con gli opportuni rimedi di fondo si dimostra in grado di normalizzare la condizione clinica del paziente.
Non è da scartare la richiesta di ecografia dell'addome superiore perché non sono rari i casi in cui la dispepsia sia il quadro sintomatologico di richiamo di una patologia della colecisti, non sempre litiasica ma necessitante comunque di una terapia specifica.
La sintomatologia della dispepsia non ulcerosa comprende gonfiore addominale( eruttazioni, meteorismo, borborigmi), dolore epigastrico o retrosternale di tipo urente (pirosi) o rodente, anoressia, nausea.
Non è rara l'associazione con una sintomatologia riferibile a sindrome dell'intestino irritabile.
Quando invece il sintomo principale è una pirosi intensa, in particolare se riferita a livello retrosternale e accompagnata da rigurgiti acidi in posizione clinostatica e talora tosse di incerta origine; bisogna pensare ad un reflusso gastroesofageo, esito di un'ernia iatale o semplicemente di un'incompetenza dello sfintereesofageo inferiore.
La dispepsia non ulcerosa può associarsi a nevrosi d'ansia o a depressione nevrotica, o più spesso esserne la manifestazione di copertura.