Farmakopea Carin Acido Acetilsalicilico + Acido Ascorbico 330 Mg + 200 Mg 20 Compresse Effervescenti

Farmakopea
020197051
Che cos’è e a che cosa serve

Analgesico ed antipiretico.
CARIN si usa per il...

€ 4,22
€ 6,90-39%
prezzo più basso negli ultimi 30 giorni € 4,22

Dettagli Farmakopea Carin Acido Acetilsalicilico + Acido Ascorbico 330 Mg + 200 Mg 20 Compresse Effervescenti

CARIN Acido Acetilsalicilico + Acido Ascorbico 330 mg + 200 mg

20 compresse effervescenti

Che cos’è e a che cosa serve

Analgesico ed antipiretico.

CARIN si usa per il trattamento sintomatico delle forme influenzali, raffreddori, cefalee, emicranie, dolori muscolari e reumatici, nevralgie, dolori periodici.

Cosa deve sapere prima di prendere il medicinale

Ipersensibilità all'acido acetilsalicilico ed ai salicilati. Malattia ulcerosa gastro-duodenale.
Diatesi emorragiche.

Questa specialità medicinale non deve essere utilizzata nei bambini e nei ragazzi di età inferiore a 16 anni.

Quando può essere usato solo dopo aver consultato il medico
Gravidanza ed allattamento: vedere “Cosa fare durante la gravidanza e l'allattamento”.
I soggetti di età superiore ai 70 anni di età, soprattutto in presenza di terapie concomitanti, devono usare questo medicinale solo dopo aver consultato il medico.
E' opportuno consultare il medico anche nei casi in cui tali disturbi si fossero manifestati in passato.

Cosa fare durante la gravidanza e l'allattamento
L'inibizione della sintesi di prostaglandine può influenzare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumento del rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine, nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache era aumentato da meno dell'1% fino a circa l'1,5%. E' stato stimato che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e di post-impianto e di mortalità embrione-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori della sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico. Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, l'acido acetilsalicilico non deve essere somministrato se non in casi strettamente necessari. Se l'acido acetilsalicilico è usato da una donna in attesa di concepimento, o durante il primo o secondo trimestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono essere mantenute le più basse possibili. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto a tossicità cardiopolmonare(chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare) e disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale con oligo-idroamniosi, e la madre e il neonato, alla fine della gravidanza a possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante che può occorrere anche a dosi molto basse e inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio.
Conseguentemente, l'acido acetilsalicilico alle dosi >100 mg/die è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza.

Principi attivi

Ogni compressa effervescente contiene: Principio attivo: -  Acido ascorbico 200 mg -  Acido acetilsalicilico 330 mg

Eccipienti

Sodio bicarbonato, acido citrico, glicocolla, sodio benzoato.

Posologia

Adulti e ragazzi di età superiore ai 16 anni: 1 o 2 compresse ogni tre ore, secondo necessità. Non superare 8 compresse nelle 24 ore. Non superare le dosi consigliate. Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovrà valutare una eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati.

Gravidanza e allattamento

L’impiego in gravidanza per lunghi periodi e la somministrazione negli ultimi tre mesi della gravidanza devono avvenire soltanto dietro prescrizione medica poiché l’acido acetilsalicilico può provocare fenomeni emorragici nel feto e nella madre, ritardi di parto e, nel nascituro, precoce chiusura del dotto di Botallo. Basse dosi (fino a 100 mg/die) Gli studi clinici indicano che le dosi fino a 100 mg/die possono essere considerate sicure limitatamente ad un impiego in ambito ostetrico, che richiede un monitoraggio specialistico. Dosi di 100-500 mg/die Ci sono insufficienti ati clinici relativi all’uso di dosi superiori a 100 mg/die fino a 500 mg/die. Quindi le raccomandazioni di seguito riportate per le dosi di 500 mg/die ed oltre si applicano anche a questo range di dosaggio. Dosaggi di 500 mg/die e oltre L’inibizione delle sintesi delle prostaglandine  può interessare negativamente la gravidanza e/o lo     sviluppo embrio/ fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l’uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine, nelle prime fasi della gravidanza.Il rischio assoluto di malformazioni cardiache era aumentato da meno dell’1% fino a circa l’1,5% È stato stimato che i rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali la somministrazione di  inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post impianto e di mortalità embrione/fetale. Inoltre, un aumento di incidenza delle varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico. Se l’acido acetilsalicilico è usato da una donna in attesa di concepimento o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono essere mantenute le più basse possibili. Durante il terzo trimestre di gravidanza tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre: •  il feto a: -  tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); -  disfunzione renale (che può progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios); •  e la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: -  possibile prolungamento del tempo di sanguinamento ed effetto antiaggregante (che può occorrere anche a dosi molto basse); -  inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio. Conseguentemente l’acido acetilsalicilico a dosi superiori a 100 mg/die è controindicato durante l’ultimo trimestre di gravidanza.

Conservazione

Chiudere accuratamente il tubetto dopo l’uso. Conservare a temperatura non superiore a 25°C.

Avvertenze e precauzioni

L'assunzione delle preparazioni per uso orale deve avvenire a stomaco pieno.
Utilizzare con prudenza nei casi di asma e gotta.
Le medicine così come CARIN possono essere associate ad un modesto aumento del rischio di attacco cardiaco (“infarto del miocardio”) o ictus.
I soggetti di età superiore ai 70 anni, soprattutto in presenza di terapie concomitanti, devono usare questo medicinale solo dopo aver consultato il medico.
Qualsiasi rischio è più probabile con alte dosi e trattamenti prolungati. Non superare la dose o la durata del trattamento raccomandata.
Se ha problemi cardiaci o precedenti ictus o pensa di poter essere a rischio per queste condizioni (per esempio se ha la pressione sanguigna alta, diabete o colesterolo elevato, fumo), deve discutere la sua terapia con il farmacista.

Interazioni

Il farmaco può interagire con anticoagulanti, uricosurici, sulfaniluree e ipoglicemizzanti.

Effetti indesiderati

Disturbi otovestibolari (ronzii, ecc.), gastrointestinali (dolori, ecc.), fenomeni emorragici (epistassi, gengivoraggie), fenomeni di ipersensibilità (eruzioni cutanee, ecc.). In associazione al trattamento con i FANS sono stati riscontrati ritenzione di liquidi, ipertensione ed edema. Studi clinici e dati epidemiologici sugggerisono che l’uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per esempio infarto del miocardio o ictus). Vedere sez 4.4.

Sovradosaggio

Nel caso di sovradosaggio è necessario limitare l’assorbimento del farmaco dal tratto gastrointestinale (lavanda gastrica, carbone attivo), abbassare la temperatura corporea (spugnatura con acqua tiepida), compensare la disidratazione con adeguato apporto di fluidi, correggere l’acidosi (bicarbonato di sodio e.v.) e l’eventuale ipoglicemia. Anche nel caso di intossicazione accidentale di Carin, la forma effervescente presenta un massimo grado di sicurezza sia per la diminuzione del rischio di una somministrazione massiva che per la necessità di ingerire forti quantità d’acqua.

Effetti su guida veicoli e su uso macchinari

Non sono noti effetti negativi sulla capacità di guida e sull’uso di macchine.

Riferimento:
020197051
Regione sociale produttore:
FARMAKOPEA SpA
Indirizzo produttore:
VIA CAVRIANA, 14 - 20134 - MILANO (MI)
Al momento non ci sono recensioni su questo prodotto
Gentile Cliente, data l'ampia gamma di prodotti dei nostri cataloghi e i continui aggiornamenti, le immagini presenti sul nostro sito sono indicative. Questo vuol dire che non sempre rappresentano l'aspetto del prodotto che ricevete. Allo stesso modo i titoli, gli ingredienti, la posologia riportate nelle descrizione sono puramente indicative e potrebbero subire variazioni o aggiornamenti da parte delle aziende produttrici. Il principale elemento di identificazione dei prodotti è il codice ministeriale MINSAN (codice a 9 cifre), che riportiamo in ogni scheda prodotto sul nostro sito. Assicuriamo a tutti i Nostri clienti che il nostro staff si impegna ad informarli in caso di cambiamenti prima di procedere con la spedizione. Vi ringraziamo per la Vs comprensione.

Altri prodotti in Farmaci per dolori articolari e muscolari

Altri prodotti di Farmakopea

Loading...