Endometriosi, la sfida di milioni di donne: sintomi, diagnosi e rimedi

L’endometriosi è una malattia complessa che colpisce milioni di donne in tutto il mondo: spesso viene trascurata o diagnosticata in ritardo, compromettendo notevolmente la qualità della vita di chi ne soffre. L’endometriosi è caratterizzata da una sintomatologia molto dolorosa e da un potenziale impatto negativo sulla fertilità: in questo articolo esploreremo le cause, i sintomi e i rimedi di questa malattia.
- Cos'è l'endometriosi
- Quali sono le cause dell'endometriosi?
- Quali sono i sintomi dell'endometriosi?
- Come si diagnostica l'endometriosi?
- Come si cura l'endometriosi?
- Dieta per endometriosi
Cosa è l'endometriosi?
L’endometriosi è una patologia ginecologica benigna cheinteressa il 10-12% delle donne in età fertile, con maggiore incidenza tra i 25 e i 35 anni. Si riscontra raramente prima del menarca e tende a regredire dopo la menopausa.
La malattia è caratterizzata dalla presenza di tessuto endometriale (la mucosa che normalmente riveste l’interno della cavità uterina) in siti ectopici, cioè al di fuori dell’utero. La maggior parte dei focolai ectopici si localizza a livello pelvico (ovaie, peritoneo e tube), ma si possono ritrovare anche in zone extra-pelviche. Questo tessuto endometriale impiantato in sede anomala è istologicamente identico all’endometrio uterino e perciò in grado di rispondere agli stessi stimoli ormonali. Ad ogni ciclo, le aree di endometriosi vanno incontro a sanguinamento, causando infiammazione, dolore e formazione di tessuto cicatriziale.
Quali sono le cause dell'endometriosi?
La cause esatte dell'endometriosi non sono ancora del tutto comprese e rimangono ancora oggetto di studio e dibattito tra gli esperti. Tuttavia, si ritiene che una combinazione di fattori genetici, ormonali ed ambientali possa contribuire all’insorgenza dell’endometriosi.
Ecco alcune delle teorie e dei fattori che potrebbero essere coinvolti:
- Fattori genetici: studi recenti hanno evidenziato un legame tra l’endometriosi e la predisposizione genetica. Le donne con parenti di primo grado affette da questa malattia potrebbero avere un rischio maggiore di svilupparla;
- Disfunzioni ormonali: squilibri ormonali, come livelli elevati di estrogeni, possono favorire le crescita anomala del tessuto endometriosico al di fuori dell’utero;
- Teoria dell’impianto retrogrado: secondo questa teoria, il flusso mestruale contenente frammenti di endometrio, invece di essere espulso normalmente durante le mestruazioni, potrebbe risalire attraverso le tube di Falloppio ed impiantarsi in altre parti del corpo;
- Fattori ambientali: alcuni fattori ambientali, come l’esposizione a sostanze chimiche nocive, potrebbero aumentare il rischio di sviluppare l’endometriosi.
Quali sono i sintomi dell'endometriosi?
Nonostante il 20-25% delle pazienti sia asintomatica, l'endometriosi è tipicamente una malattia cronica molto dolorosa. I sintomi dell’endometriosi sono molto vari e complessi, legati alla diversa localizzazione ed estensione delle lesioni endometriosiche. I sintomi più comuni dell’endometriosi sono:
- Dolore durante il ciclo mestruale (dismenorrea severa) che può essere di tipo crampiforme, lancinante oppure sordo e costante. Spesso è accompagnato a cefalea, nausea, vomito e diarrea;
- Dolore durante i rapporti sessuali (dispareunia profonda);
- Dolore pelvico cronico, non ciclico;
- Infertilità.
Altri sintomi dell’endometriosi sono: ematuria, dolore durante la minzione (disuria), dolore durante la defecazione (dischezia). Questi sintomi possono diventare cronici ed accompagnare la donna per tutto il periodo riproduttivo. Per questo motivo, l’endometriosi viene definita una malattia cronica e invalidante, che compromette la qualità di vita sessuale, sociale, familiare e lavorativa delle pazienti.
Come si diagnostica l'endometriosi?
La diagnosi dell’endometriosi può essere un processo complesso, in quanto i sintomi sono aspecifici e possono sovrapporsi ad altre condizioni ginecologiche. Molto spesso la diagnosi di endometriosi avviene dopo anni dall’insorgenza dei primi sintomi.
Esistono diversi approcci che i medici possono utilizzare per valutare la presenza di endometriosi:
- Anamnesi dettagliata dei sintomi e della storia medica del paziente;
- Ecografia pelvica transvaginale;
- Risonanza magnetica;
- Laparoscopia.
La diagnosi definitiva di endometriosi si ottiene con la visualizzazione diretta dell’addome per via laparoscopica e con il prelievo bioptico mirato delle lesioni sospette, da sottoporre ad esame istologico. La laparoscopia è quindi l’esame gold-standard che consente la diagnosi definitiva e la stadiazione dell’endometriosi. Si tratta di una tecnica chirurgica minimamente invasiva, normalmente eseguita in day hospital con anestesia generale. I tempi di recupero sono generalmente più brevi, spesso i pazienti tornano alle normali attività quotidiane più rapidamente rispetto alla chirurgia convenzionale.
Come si cura l'endometriosi?
L’endometriosi è purtroppo una malattia cronica senza cura definitiva. Tuttavia, esistono molte opzioni di trattamento disponibili per aiutare a gestire i sintomi e migliorare la qualità di vita delle pazienti:
- Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), per alleviare il dolore e l’infiammazione;
- Terapie ormonali: i contraccettivi orali possono aiutare e ridurre il dolore e controllare la crescita del tessuto endometriosico;
- Chirurgia: in alcuni casi, potrebbe essere necessaria la chirurgia laparoscopica per rimuovere o bruciare le lesioni endometriosiche;
- Terapie complementari, come l’agopuntura, la fisioterapia e potrebbero dare sollievo al dolore.
Il trattamento deve essere personalizzato in base alle esigenze individuali di ogni paziente. E’ fondamentale consultare un medico specializzato per individuare il percorso di trattamento migliore.
Dieta per endometriosi: sconfiggere il dolore con una corretta alimentazione
Il trattamento medico rimane fondamentale nella cura dell’endometriosi. Tuttavia, studi recenti evidenziano l’importanza di una dieta sana e bilanciata nel fornire notevoli benedici nella gestione dei sintomi dell’endometriosi e migliorare la qualità della vita. Ecco una lista di alimenti da includere e da evitare nella dieta per l’endometriosi.
Cibi da includere
Alimenti antiossidanti
Una dieta ricca di antiossidanti, vitamine e minerali può contribuire a ridurre l’infiammazione associata all’endometriosi.
Questi alimenti includono:
- Frutta e verdura fresca;
- Pesce grasso (come il salmone e il tonno);
- Noci e semi (mandorle e semi di lino);
- Olio d’oliva;
- Spezie come curcuma e zenzero;
Fibre
Una dieta ricca di fibre può favorire il transito intestinale, riducendo il rischio di stipsi, e promuovere la salute dell’intestino. Gli alimenti ricchi di fibre includono:
- Cereali integrali (come avena, quinoa e riso integrale);
- Legumi (fagioli, lenticchie);
- Frutta e verdura.
Grassi sani
Optare per fonti di grassi sani come avocado, olio di cocco, semi di lino può aiutare a ridurre l’infiammazione.
Cibi ricchi di vitamina B12 e ferro
L’endometriosi può causare anemia da carenza di ferro. Assicurarsi di consumare cibi ricchi di ferro, come carne rossa magra, legumi e verdure a foglia verde scuro. La vitamina B12 è importante per la formazione dei globuli rossi ed è abbondante in carne, pesce e uova.
Cibi da evitare o limitare
- Latticini come latte vaccino intero, formaggi stagionati e burro. Prova a sostituire il latte di mucca con alternative vegetali come il latte di mandorla o il latte di cocco;
- Zuccheri raffinati: gli zuccheri aggiunti possono contribuire all’infiammazione. Ridurre il consumo di dolci, bevande zuccherate e cibi altamente processati;
- Glutine: studi recenti evidenziano che una dieta priva di glutine possa aiutare a ridurre il dolore. Scegli cereali come il riso, miglio, grano saraceno e quinoa che sono naturalmente privi di glutine;
- Alimenti ad alto contenuto di estrogeni: carne rossa non biologica e pollame non biologico, soia e derivati.
E’ importante sottolineare che la dieta potrebbe variare da persona e persona. E’ sempre consigliabile consultare un professionista della salute, come un medico o un dietista specializzato, per ottenere una consulenza personalizzata ed una dieta adatta alle proprie esigenze.